Regolazioni interne: la guida per non farti bocciare all’esame

Le regolazioni interne sono la prima cosa che l'esaminatore ti vede fare. Pensare "basta stare comodi" è l'errore da principianti che ti costa l'esame. Una posizione di guida corretta non è un optional, è il comando centrale da cui parte tutta la missione.

Saltare questi passaggi è come presentarsi a un colloquio in pigiama: comunichi subito di essere uno sbadato. Non sei sulla poltrona di casa, devi essere pronto a reagire a qualsiasi imprevisto.

Perché le regolazioni interne possono decidere il tuo esame

L'esaminatore non ti giudica solo sulla partenza in salita. Ti osserva dal primo secondo. Vederti sistemare con cura sedile, specchietti e cintura gli lancia un messaggio: "Questo sa cosa sta facendo".

Ignorare le regolazioni ti mette in svantaggio ancora prima di aver inserito la chiave. È come scendere in campo per una partita senza essersi scaldato: un infortunio annunciato.

L'ansia porta molti a fare questi gesti in modo meccanico, come un rito scaramantico. Il punto è un altro: devono diventare automatismi consapevoli. Capire perché inclini lo schienale in un certo modo ti dà un vantaggio reale, non è una recita a memoria.

Una postura corretta migliora la visione, ti permette di pestare il freno con la giusta forza in un'emergenza e di manovrare il volante con precisione. Partire col piede giusto imposta il tono per tutto l'esame.

In poche parole: dedicare un minuto a queste operazioni dimostra maturità. È una qualità che ogni esaminatore cerca in un futuro patentato. Se vuoi approfondire, abbiamo una guida su come affrontare l’esame di pratica senza farti prendere dal panico.

Trovare la posizione di guida perfetta

Le regolazioni interne partono da un punto: il sedile. Non è il divano dove sprofondare a guardare Netflix, ma la tua postazione di comando. Da qui dipendono sicurezza e tempi di reazione.

Una posizione sbagliata è come giocare a un videogame con un joystick rotto: frustrante e pericoloso.

Prima mossa: la distanza dai pedali.

  1. Siediti e spingi a fondo la frizione (o il freno, se l'auto è automatica).
  2. La gamba sinistra non deve mai essere tesa come una corda di violino, ma rimanere leggermente piegata.

Una gamba tesa perde forza in una frenata d’emergenza. Se invece sei rannicchiato, ti stanchi subito e rischi di sbattere le ginocchia contro il cruscotto.

Distanza e inclinazione per il massimo controllo

Una volta a posto con le gambe, passiamo allo schienale. Non devi guidare sdraiato come in spiaggia, né rigido come un soldatino.

Il test è semplice:

  1. Stendi le braccia dritte sopra la corona del volante.
  2. I polsi devono toccare la parte superiore del volante senza che le spalle si stacchino dallo schienale.

Se devi allungarti, sei troppo lontano. Se hai le braccia troppo piegate, sei troppo vicino. Una posizione sdraiata ti fa perdere reattività, una troppo verticale è una tortura.

Infine, l'altezza. I tuoi occhi devono essere circa a metà del parabrezza. Questo ti assicura la massima visibilità, senza doverti allungare per vedere oltre il cofano.

Checklist rapida per la posizione di guida
Elemento da regolare Obiettivo Test pratico
Distanza sedile Pieno controllo dei pedali Premi la frizione a fondo. La gamba deve restare un po’ flessa.
Inclinazione schienale Presa sicura sul volante Stendi le braccia: i polsi devono appoggiare sulla cima del volante.
Altezza sedile Visibilità ottimale I tuoi occhi devono trovarsi a metà altezza del parabrezza.

Regolare volante e specchietti per vedere ovunque

Sedile sistemato? Il lavoro non è finito. Ora tocca a volante e specchietti, i tuoi occhi supplementari.

Il volante non deve essere un ostacolo. Devi vedere tutta la strumentazione senza fare il contorsionista. Regolalo in altezza e profondità. La presa classica, quella delle "ore 9 e 15", non è un modo di dire: è la posizione che ti garantisce il massimo controllo.

Gli specchietti, i tuoi migliori alleati

Ora gli specchietti, i tuoi migliori amici contro gli angoli ciechi. L'errore da principianti è inquadrare troppo la fiancata della propria auto. È un riflesso narcisistico, ma ammirare la carrozzeria non ti salverà da un motorino che spunta dal nulla.

  1. Specchietto interno: regolalo per inquadrare l'intero lunotto posteriore. Devi vedere dietro con un colpo d'occhio.
  2. Specchietto sinistro: sporgiti a sinistra fino a toccare il finestrino. Da lì, regola lo specchio finché vedi appena un pezzetto della tua auto.
  3. Specchietto destro: piegati verso il centro, sopra la leva del cambio. Regola lo specchio finché intravedi solo un filo della fiancata.

Quando torni in posizione, avrai una visuale perfetta delle corsie accanto a te. È così che si annienta l'angolo cieco, quel buco nero dove spariscono ciclisti e scooter.

Padroneggiare i dettagli che fanno la differenza

Finite le regolazioni per la guida, passiamo a quelle che ti salvano la pelle. Poggiatesta e cintura sono spesso visti come una scocciatura. L'esaminatore, invece, li vede come un indicatore della tua maturità.

Il poggiatesta non è un cuscino

Il poggiatesta non serve per fare un pisolino. È la tua principale difesa contro il colpo di frusta in caso di tamponamento.

La regola è una: la parte superiore del poggiatesta deve essere allineata con la sommità della tua testa. Non con il collo. Se è troppo basso, è inutile. All'esame, controllalo: anche se è già a posto, il gesto comunica che sai a cosa serve.

La cintura che ti salva, non che ti sega

Allacciare la cintura non basta. Deve essere posizionata correttamente per distribuire la forza dell'impatto.

  • La parte superiore deve passare sopra la clavicola, a metà tra collo e spalla.
  • La parte inferiore deve aderire al bacino, non allo stomaco.

Se la cintura ti "sega" il collo, regola l'attacco sul montante. Prenditi quel secondo per trovare la posizione giusta. All'esame, dopo averla allacciata, dagli uno strattone secco: dimostri di conoscere il suo scopo, non solo di rispettare un obbligo.

L'ultimo controllo prima di partire

Hai sistemato tutto. Quasi. Manca un rapido check mentale dei comandi. L'esaminatore adora chiedere di attivarli all'improvviso per vedere se vai nel panico.

Devi sapere a memoria dove si trovano e come si attivano i comandi essenziali, senza distogliere lo sguardo dalla strada.

La checklist mentale finale
  • Luci: Devi saper accendere subito posizioni e anabbaglianti.
  • Frecce: Sembra una banalità, ma con l'ansia si fanno errori assurdi.
  • Tergicristalli: Se inizia a piovere, non puoi perdere tempo a capire come si attivano.
  • Clacson e quattro frecce: Devi sapere dove sono i pulsanti senza nemmeno guardarli.

Una volta accesa l'auto, butta un occhio al cruscotto. A motore avviato, nessuna spia rossa deve rimanere accesa. Una spia rossa è un KO tecnico prima di partire.

Il comando più importante che devi conoscere è quello per il disappannamento rapido del parabrezza. Se i vetri si appannano, devi risolvere il problema in due secondi.

Un buon istruttore in un’autoscuola ti martella su questi comandi finché non diventano gesti istintivi. L'obiettivo è prepararti a qualsiasi imprevisto, non solo a guidare dritto. Se vuoi evitare altri scivoloni, leggi la nostra guida su cosa non fare durante l'esame di guida.

Domande frequenti (FAQ)
Cosa succede se sbaglio le regolazioni all’esame?

Se parti con lo schienale in modalità "lettino da spiaggia", l'esaminatore se ne accorge. Non è una bocciatura automatica, ma inizi con un cartellino giallo. Stai comunicando che non conosci le basi della sicurezza, quindi l'esaminatore diventerà molto più pignolo. Dedica 30 secondi a fare le cose per bene.

Devo regolare tutto ogni volta che salgo in auto?

Se l'auto la guidi solo tu, no. Ma se la condividi con altri – come l'auto dell'autoscuola – la risposta è un categorico. Non dare mai per scontato che la posizione sia "più o meno" la tua. Pochi centimetri di differenza compromettono la sicurezza e i tempi di reazione.

C'è un ordine preciso da seguire per le regolazioni interne?

Sì, e ha una sua logica. Si parte sempre dal corpo. Impara questo ordine come un mantra:

  1. Sedile: prima distanza, poi altezza, poi inclinazione schienale.
  2. Volante: regolalo per vedere tutta la strumentazione.
  3. Specchietti: prima quello interno, poi i laterali.
  4. Poggiatesta: allineato con la sommità della testa.
  5. Cintura: controlla che la fascia passi sulla clavicola.

Regolare gli specchietti prima del sedile è tempo perso. Appena muovi il sedile, la prospettiva cambia e devi ricominciare da capo. Seguire l'ordine giusto è efficienza.

In sintesi
  • Parti dal sedile: La gamba sinistra deve essere leggermente piegata premendo la frizione a fondo. I polsi devono toccare la cima del volante. Se sbagli questo, tutto il resto è inutile.
  • Specchietti per vedere, non per ammirarti: Devi vedere la strada, non la fiancata della tua macchina. L’obiettivo è annientare l'angolo cieco.
  • Dettagli che fanno la differenza: Poggiatesta allineato con la testa, non con il collo. Cintura sulla clavicola, non sulla gola. Sono i dettagli che l'esaminatore nota subito.
  • Conosci i comandi a memoria: Luci, frecce, tergicristalli. L'esaminatore potrebbe chiedertelo a tradimento. Fatti trovare pronto.

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Articolo scritto da Nicolò Martino.